Fotografare gli Uccelli


I Capanni fissi e mobili
Gli Appostamenti automobile e terrazza


Fotografia del capanno fotografico mobile

Fotografare gli Uccelli non è semplice, ci si sveglia presto, freddo e caldo non si conoscono, il rumore non si conosce, il movimento non si conosce, luce e pazienza i nostri attrezzi. Si resta fermi come dipinti in una natura dipinta in attesa di un semplice click.



I capanni fissi sono la scelta più facile e spesso anche quella più gratificante, raramente si viene via senza aver fatto delle foto, non saranno inediti capolavori (non si sa mai...) ma qualche bella immagine, "Ogni scarrafone è bell’ ‘a mamma soja", si porta a casa.
Gli uccelli sono abituati da tempo a queste postazioni spesso all'interno di aree protette dove nel periodo invernale possono trovare mangiatoie con del cibo e luoghi dove svernare, almeno quelli che non migrano. Nel periodo estivo queste aree si popolano di specie di ritorno ed a volte si possono incontrare anche ospiti mai visti.

La maggior parte di queste strutture sono a pagamento giornaliero oppure con quote annuali che servono per mantenere l'ambiente circostante e la manutenzione dei capanni, alcune esigono la prenotazione e gli orari non sono sempre flessibili.

Per gli assoluti puristi della fotografia naturalistica non saranno il massimo ma per chi vuole trascorrere qualche ora fotografando gli uccelli, senza dannarsi l'anima, sono un ottima possibilità. Vi è da dire che per gli amanti della solitudine non sono proprio l'ideale, spesso vi si trovano altre persone e non è difficile che in alcuni momenti si trasformino in luoghi di amabile conversazione sulle vicende del mondo ed anche degli uccelli.
Avendone alcune non lontanissime da dove abito le frequento abbastanza regolarmente ma sempre meno di quello che vorrei.

Se il vostro interesse verso gli uccelli è esclusivamente fotografico sono assolutamente da evitare le oasi aperte a tutti dove non si paga il biglietto e viene incentivata la cultura naturalistica, vanno apprezzate per questo. Troverete orde di gente spesso in gruppi, genitori che provano ad avvicinare i propri figli verso gli uccelli ma che urlano e si agitano come se fossero in un luna park e sicuramente, a parte qualcuno, vorrebbero esserci, li capisco perfettamente.
I pochi volatili che stazionano sui posatoi davanti a queste postazioni sembrano imbalsamati come a dire "potete andare" tanto non ci muoviamo. Per una camminata in tutta tranquillità sperando in una lotteria da fotografia vagante possono andare.



Per coloro che hanno lo spirito del "lupo solitario", ed io mi ci avvicino, i capanni mobili sono il giusto habitat sempre se si è disposti a faticare un pò e si ha del tempo a disposizione.
Trovare il luogo, piazzare il capanno possibilmente qualche giorno prima, con la speranza di ritrovarlo, per far un poco abituare gli uccelli che si accorgono facilmente delle modifiche "arhitettoniche", inserirlo nel contesto in modo che nasconda completamente ciò che di umano potrebbe trapelare, entrarvi presto senza essere visti ed aspettare in rigoroso silenzio.


Il mio capanno mobile, al momento di scattare la foto non ero dentro...


Fotografia del capanno fotografico mobile

Puntare la lente mimetizzata, i riflessi sono un grande nemico, verso uno massimo due posatoi non distanti tra loro per evitare che anche minimi movimenti dell'obiettivo, ai quali i volatili sono molto suscettibili, possano creare una situazione di spavento e allontanarli.
Se la scelta della posizione è stata felice e la pazienza non vi manca il "rischio" di scattare ottime fotografie è molto alto, in caso contrario avrete comunque trascorso grandi momenti in assoluta solitudine immersi nella natura e nel silenzio, momento ideale per meditare e questo non guasta mai.



Anche se ci ho provato varie volte non sono riuscito, con la soddisfazione di mia moglie, a trasformare la nostra auto in un capanno, ma in un appostamento auto-mobile assolutamente si.
E' un sistema che mi piace molto per avvicinare e fotografare gli uccelli, molte delle immagini che ho scattato sono fatte da questi apppostamenti. Essi sono abituati a veder circolare queste scatolette nel loro habitat e per alcune specie la via di fuga è quando siete a pochissima distanza. Mimetizzo la macchina e posiziono l'attrezzatura già pronta per lo scatto sul bordo del finestrino aperto lato guida prima di iniziare il lento ma costante avvicinamento.
Guidare con i finestrini ed il parabrezza parzialmente coperti da teli mimetici è comunque pratica che sconsiglio assolutamente per le conseguenze che ne possono derivare.


La mia auto mimetizzata in versione...scatto dal finestrino


Fotografia del capanno fotografico portatile

Se voleste provare qualche consiglio. Avvicinatevi molto lentamente, quando vi fermate non spengete subito il motore e cercate con i vostri movimenti di non far muovere l'auto, date tempo agli uccelli di abituarsi, devono pensare che dentro non vi sia nessuno...



Ho anche un altro allestimento, che rende l'avvicinamento ed il posizionarsi un poco più problematico ma che offre maggiore comfort e maggiore libertà di movimento.


La mia auto mimetizzata in versione...scatto dal bagagliaio


Auto mimetizzata nel bagagliaio

La manovra in retromarcia è decisamente più rischiosa, ma dopo alcune prove si riesce con una certa tranquillità a non finire nell'acqua. Una volta raggiunta la posizione non è difficile passare dietro, l'attrezzatura può essere comodamente montata su treppiede con testa gimbal, il pianale del bagagliaio offre una comoda seduta e si possono avere tutti gli agi possibili...




Appostamento casalingo per foto ad uccellini
Vignetta di persona davanti a monitor

Poteva mancare l'appostamento "casalingo"? Certamente no...

Sfruttando il fatto che la mia postazione PC è accanto ad una finestra che da su un angolo della terrazza, ho pensato che fotografare gli uccellini stando seduti su una comoda poltrona da studio a volte non è male...

Una terrazza al primo piano in pieno centro città che, per fortuna, si affaccia su degli ampi giardini con alberi ed arbusti dove a seconda delle stagioni si alterna qualche specie di uccellini, non molte in verità ma quanto basta per avermi spinto a realizzare un piccolo angolo loro amico ed invogliarli a farmi visita.



I graditi ospiti si chiamano Pettirosso, Capinera, Merlo, Passera d'Italia, Cinciallegra, Cinciarella, gli immancabili Piccioni e giusto per un rapido saluto le Gazze. Nessuno di questi, a seconda della specie, disdegna le piante da bacche, corbezzolo, rosa canina, pyracantha, evonimo, cotoneaster, che ho posizionato in vaso ed il cibo dedicato che nel periodo invernale deposito con regolarità.



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