Giocattoli abbandonati


Mi ricordo ognuno di loro



“La maturità di una persona consiste nell'aver trovato di nuovo la serietà che aveva da bambino, quando giocava.”

Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900)



Non importa se fossero bambole o soldatini, non ho mai fatto distinzione, non mi ponevo nemmeno il problema, l’obiettivo era giocare da solo o in compagnia e qualsiasi giocattolo, che fosse tale o comunque si prestasse, diventava un inseparabile compagno di oniriche avventure.
Non ho mai dimenticato nessuno di loro e tuttora ricordo anche qualche amichetta/o, inestimabili i nostri pomeriggi assieme giù nel cortile. Sono stato un bambino felice e fortunato.



Le storie dei luoghi abbandonati passano anche per loro, i giocattoli, testimoni sorridenti di piccole esistenze delle quali non ci è concesso di conoscere la sorte ma le cui impronte resteranno indelebili sopra quei piccoli o grandi, semplici o costosi ma, da sempre, fondamentali “attrezzi di gioia” che ogni bambina/o dovrebbe avere di diritto, e continueranno a raccontare la vita ed il suo scorrere.

“Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia. La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo.”

Gibran Khalil Gibran (1883-1931)



Immagine per lasciare un commento