Il Palazzo dello Scultore

Busti e statue mi accolgono al suo interno


esplorazione settembre 2023

Luogo: X – Tipologia: Palazzo – Anno di costruzione: Non noto – Anno di abbandono: Non noto – Stato attuale: Degrado, pericolo ++++

Busti e statue incompiute scolpite da abili mani accolgono il viandante che resta frastornato dai suoi interni così diversi uno dall'altro rendendo difficile immaginare tutte le storie e le esistenze che nel palazzo si sono dipanate, il tempo e l'abbandono hanno ancora di più mescolato le carte.

Struttura imponente immersa in curati e geometrici campi coltivati, una specie di palazzo fattoria il cui unico indizio storico è dato da una scritta a mano sopra una lastra murale di gesso che riporta al mese di ottobre del 1928 quando per volere di una nobile famiglia della zona fu eseguito un importante restauro ad opera di decoratori, muratori e falegnami i cui nomi sono ancora facilmente leggibili.

Una cosa è certa i suoi ampi spazi e le sue intriganti scale sono state attraversate da persona dedita all'arte del togliere che ha lasciato in un grande salone dall'altissimo soffitto finemente decorato ed affrescato testimonianza delle sue sculture e dei suoi attrezzi. Sono da sempre affascinato da questa forma di arte ma purtroppo non ho mai visto uno scultore in azione, questa avrebbe potuto essere la volta buona se da qua fossi passato molti e molti anni fa.

L'esplorazione è coinvolgente ed anche se la stanchezza comincia a farsi sentire, è il terzo luogo visitato e ne rimane ancora un altro, percorrere i suoi interni, salire e scendere le pericolose scale, inginocchiarsi e poi rialzarsi più volte per cercare l'inquadratura migliore insieme all'estrema attenzione che si deve avere in questi luoghi e al libero girovagare delle emozioni sono "fatiche" piacevoli ed appaganti.

E' giunto il momento del distacco, riprendo il percorso lasciando nella stanza delle statue una simpatica coppia di urbexer tedeschi con i quali abbiamo casualmente condiviso questo luogo ed il precedente, l'erba alta rende precario il cammino ma non posso evitare di girarmi indietro un ultima volta per salutare, ricambiato, il palazzo dello Scultore.





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