Questo luogo ha accompagnato alcune estati della mia prima adolescenza, siamo quasi nel paleolitico, si prendeva il “motorino”, a quei tempi rigorosamente senza casco e, cosa assolutamente proibita, spesso in due, andavamo in gruppo alle mitiche spiagge bianche a Vada, una trentina di km da casa mia.
La lunga giornata volava via in un attimo e prima di intraprendere il ritorno, sperando che i nostri genitori non si fossero accorti di niente, era “obbligatoria” una sosta rifocillante in questo locale, bastava attraversare la stradina dietro la spiaggia ed un trancio di pizza ed una spuma bianca ti rimettevano in perfetta forma.
Ormai da moltissimi anni è stato tutto murato ma ogni volta che ci passo davanti non riesco a fare a meno di navigare a ritroso nel tempo cercando di ricordarmi quelle irripetibili sensazioni di libertà, spensieratezza, gusto del proibito che spesso l’età adolescenziale riesce a dare.
Ah dimenticavo la tappa era fondamentale anche per usare il telefono a gettoni ed avvertire a casa, con una piccola bugia, che stavo tornando dal…lungomare di Livorno.
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