Lucchio, quasi abbandonato quasi invisibile, qua si respira il tempo e si ascolta lo spazio. Camminare per le sue strade è come arrampicarsi verso l'essenza pura dell'essere ed al confine tra terra e cielo viene spontanea una domanda "a chi appartengo?"
Non si riesce a vederlo fino a che non vi si giunge sotto. Stradine strette e ripide lo rendevano praticamente inespugnabile, luogo ideale per nascondersi ai nemici e forse anche agli amici...
Sovrastato dai resti della Rocca di Lucchio la cui costruzione è attribuita a Matilde di Canossa è quasi disabitato e sottolineo quasi.